Nuova seduta del consiglio regionale a Palazzo Moffa
10 Febbraio 2021(PressMoliLaz) Campobasso, 10 feb 21 In apertura di seduta il Presidente della Giunta regionale, Donato Toma, quale autorità sanitaria e di protezione civile ha svolto un’informativa all’Assemblea sulla situazione dell’emergenza Covid in Molise, sullo stato del Piano vaccinale e circa le motivazioni poste a base delle ultime ordinanze presidenziali restrittive che hanno riguardato 28 comuni del Basso Molise. Sono quindi seguiti gli interventi di vari Consiglieri di diversi Gruppi consiliari, ai quali ha fornito replica lo stesso Presidente Toma. Sono quindi iniziati i lavori scorrendo l’ordine degli argomenti iscritti a trattazione.
L’Assise ha, quindi, approvato all’unanimità una Mozione a firma dei Consiglieri Greco (da questi illustrata all’Aula), Fontana, Nola, De Chirico, Manzo e Primiani, ad oggetto “Adozione delle prescritte misure attuative in materia di pubblicità, trasparenza e informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, ai sensi del D.Lgs. 33/2013”. L’Assemblea, preso atto che da una analisi delle sezioni “Amministrazione Trasparente” dei siti internet della Regione Molise, del Consiglio Regionale e di tutti gli enti facenti parte del Sistema Regione Molise, emerge il mancato rispetto degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, rileva che la mancata pubblicazione delle informazioni individuate dal D.Lgs. 33/2013 non permette il raggiungimento degli obiettivi di trasparenza fissati del Decreto stesso e, in particolare, pregiudica la possibilità del controllo generalizzato da parte dei cittadini e dei Consiglieri regionali.
Pertanto si impegna il Presidente della Regione Molise, a sollecitare formalmente tutti i soggetti competenti affinché adottino, in un termine prefissato, tutti gli atti necessari all’adempimento degli obblighi di trasparenza imposti dal D.Lgs. 33/2013. Il Consiglio impegna, inoltre, il Presidente della Regione e la Giunta, alla scadenza del predetto termine, a rendicontare al Consiglio i risultati raggiunti.
Il Consiglio, ancora, ha approvato all’unanimità un Ordine del giorno a firma dei Consiglieri Di Lucente, Niro e Micone (da questi illustrata all’Aula), avente ad oggetto “Impegno al fine di tutelare la presenza del CME del Molise”. L’Assemblea, preso atto che la legge 31 dicembre 2012 ha generato un nuovo disegno dello Strumento Militare nazionale, al fine di realizzare un apparato di difesa finanziariamente più sostenibile e improntato ai principi di efficienza ed efficacia operativa.
Tale disegno ha comportato che “il Comando Militare Esercito Abruzzo, entro il 31 dicembre 2018, è stato riconfigurato in ragione della rideterminazione e razionalizzazione delle relative attribuzioni conseguenti alle soppressioni del Comando Militare Esercito Molise e del Centro Documentale. Nel frattempo non sono sopraggiunte proroghe o revoche delle suddette disposizioni di legge, tanto di aver comportando l’accorpamento del CME Molise a quello dell’Abruzzo, adesso denominato CME “Abruzzo-Molise”, con sede all’Aquila, con il Comando abruzzese che ha assunto le competenze di quello molisano.
Si rileva quindi che i presìdi dello Stato sul territorio sono fondamentali per consentire ai cittadini di sentire le istituzioni vicine e per aumentare il grado di sicurezza percepita. Pertanto si impegna il Presidente della Giunta regionale affinché: – intervenga presso il Ministero della Difesa affinché venga tutelato un presidio fondamentale per la Regione Molise; – chieda un riequilibrio territoriale affinché il Molise non sia l’unica regione penalizzata dal riordino dello Strumento Militare nazionale.
L’Assise ha ancora approvato all’unanimità una Mozione a firma dei Consiglieri Fanelli (da questa illustrata all’Aula), Facciolla, Manzo, Primiani e Iorio, ad oggetto “Gestione e utilizzazione delle acque degli invasi Liscione ed Occhito. Chiarimenti al Presidente della Giunta regionale”. Sono intervenuti per dichiarazione di voto il Consigliere Manzo e l’Assessore Niro.
Con l’atto di indirizzo il Consiglio regionale impegna il Presidente della Regione a: 1. definire una programmazione idrica regionale garantendo che l’erogazione avvenga prioritariamente per i bisogni civili e produttivi del Molise e che nessuna altra erogazione verso altre regioni possa essere fatta se non risulta l’assoluta certezza di tale soddisfacimento di fabbisogno.
Verificare gli accordi stipulati con la Regione Puglia nel 1979 e il rispetto degli stessi, al fine di definire la programmazione attesa da oltre 30 anni al fine di procedere ad una equa compensazione circa il mancato utilizzo dell’acqua di Occhito da parte del Molise e il mancato introito derivante ed eventualmente alla stipula di un nuovo accordo. Solo successivamente si potranno servire altri territori e comunque garantendo le migliori forme di compensazione ed equo ristoro.
Tali principi siano garantiti in particolare in relazione agli interventi richiesti dalla Regione Puglia per attingere acqua dall’Invaso del Liscione tramite una condotta di 10 km fino all’invaso di Occhito e che allo stato risultano difficilmente praticabili; 2. discutere in Consiglio Regionale gli indirizzi della programmazione idrica regionale e a riferire in merito ad ogni trattativa riguardante tale programmazione, anche condotta da parte di altri soggetti del ‘sistema regionale’ quali i Consorzi o “Molise Acque”.
Il Consiglio ha approvato all’unanimità una Mozione a firma del Consigliere Calenda, avente ad oggetto “Esenzione permanente ticket sanitario per reddito”. Sono intervenuti per esprimere le proprie posizioni il Consigliere Greco, il Sottosegretario Di Baggio e l’Assessore Niro. La mozione prende atto che in altre regioni, tra cui la Campania, al fine di evitare e/o ridurre i disagi conseguenti alla necessità di dover rinnovare annualmente la richiesta del certificato provvisorio di esenzione per reddito ai sensi del comma 6 del DM 11.12.2009, per i pazienti con età maggiore ai 65 anni, si stabilisce, per i codici E01 / E03 / E04, la durata illimitata di tali certificati, a condizione che l’esito dei controlli delle autocertificazioni ai sensi dei commi 10 e ss. del succitato DM 11.12.2009 abbia dato esito positivo, con conferma dei dati autocertificati.
Analoga validità illimitata, viene disposta per i certificati rilasciati ai familiari a carico del dichiarante. Resta a carico del paziente e dei propri familiari segnalare immediatamente all’ASL la modifica delle proprie condizioni reddituali, chiedendo la chiusura del proprio codice di esenzione. Inoltre, in caso di esito negativo dei controlli, nel corso di validità del certificato provvisorio di esenzione, l’ASL provvede tempestivamente, e comunque non oltre 15 giorni dalla ricezione di tali esiti, alla chiusura della posizione di esenzione del paziente, procedendo al recupero dei ticket impropriamente non versati.
Pertanto il Consiglio impegna il Presidente della Giunta regionale a sollecitare la Direzione Generale Salute affinché siano previste modalità per attivare forme di esenzione illimitate per i codici E01, E03, E04, per ridurre/eliminare i disagi legati al rinnovo annuale delle stesse. L’Assemblea ha approvato all’unanimità un Ordine del giorno a firma dei Consiglieri Micone, Fanelli e Di Lucente, avente ad oggetto “Adesione al progetto “Liberi di scegliere””.
Il provvedimento è stato illustrato all’Aula dal Consigliere Vittorio Nola quale rappresentante del Coordinamento delle Commissioni e degli Osservatori sul contrasto della criminalità organizzata per la promozione della legalità, istituito presso la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Provincie autonome.
L’Assise, con il documento di indirizzo assunto, prende atto che allo scopo di contrastare i fenomeni di devianza giovanile, dal 2012 in Calabria, su iniziativa del Tribunale per i minori di Reggio Calabria, è stato promosso il Progetto “Liberi di scegliere”, finalizzato alla rieducazione ed al reinserimento di minori e giovani provenienti da contesti di criminalità organizzata attraverso la realizzazione di percorsi personalizzati di sostegno ed inclusione sociale. Pertanto impegna il Presidente della Giunta regionale:
– a valutare l’opportunità di attuare il medesimo progetto “Liberi di scegliere” anche nella regione Molise, fermo restando le differenze esistenti nel contesto territoriale, ovvero ad operare interventi sulle legislazioni volti a consentire la realizzazione di progetti di accoglienza per i minori coinvolti in situazioni difficili;
– alla stregua di quanto avvenuto in Calabria, ad avviare le procedure necessarie per la sottoscrizione di un protocollo prendendo i contatti con le Corti di Appello ed i Tribunali per i minori competenti, nonché con le Direzioni regionali dei Ministeri coinvolti e le Conferenze Episcopali regionali;
– a favorire la più ampia diffusione e conoscenza del progetto attraverso efficaci canali di comunicazione. Il Consiglio ha in aggiunta approvato all’unanimità un ordine del giorno a firma dei Consiglieri Micone, Fanelli e Di Lucente, avente ad oggetto “Emergenza Covid-19 e ripresa economica: misure di contrasto a fenomeni di corruzione e tentativi di infiltrazioni mafiose”.
Anche in questo caso il provvedimento è stato illustrato all’Aula dal Consigliere Vittorio Nola quale rappresentante del Coordinamento delle Commissioni e degli Osservatori sul contrato della criminalità organizzata per la promozione della legalità, istituito presso la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Provincie autonome.
Il Consiglio regionale con l’odg varato impegna il Presidente della Regione a: – porre particolare attenzione alle azioni nella lotta contro il riciclaggio attraverso gli strumenti di cui al Decreto legislativo 25 maggio 2017 n. 90, in relazione ad autorizzazioni e concessioni, affidamenti di lavori, forniture e servizi, sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari e vantaggi economici, ossia, ai procedimenti amministrativi più a rischio;
– supportare il sistema delle imprese per snellire e velocizzare la fase di accesso al credito ed ai finanziamenti previsti dai provvedimenti per far fronte all’emergenza, anche attraverso l’avvio di una più efficace interlocuzione con gli istituti bancari e una maggiore responsabilizzazione e coinvolgimento degli stessi nel processo di sostegno all’economia legale, nonché tramite la tracciabilità dei flussi finanziari, così da poter scongiurare e depotenziare il rischio che le mafie operino come linee di credito parallele e illegali;
– avviare una sistematica e capillare campagna di comunicazione, informazione e sensibilizzazione rivolta agli imprenditori di ogni dimensione e dei diversi settori interessati direttamente o indirettamente dalla crisi, ai liberi professionisti, ai lavoratori e a tutti i cittadini e le famiglie colpite dalle difficoltà e dalle ripercussioni economiche dell’emergenza sanitaria, con il supporto della rete degli Uffici Territoriali Regionali e in collaborazione con le Camere di Commercio, le Organizzazioni ed Associazioni.
La campagna, elaborata anche con il supporto delle Università e delle associazioni più accreditate, sarà finalizzata ad allertare e ad istruire i diversi destinatari sui pericoli e sulle insidie che le attuali circostanze alimentano, nonché a fornire i necessari strumenti di conoscenza e di riconoscimento delle più comuni modalità di avvicinamento delle organizzazioni mafiose e dei tentativi di infiltrazione criminale nei settori dell’economia, del lavoro e delle professioni, nell’ottica della prevenzione, dell’emersione e del contrasto;
– intercettare i bisogni e le segnalazioni di tutti i soggetti che hanno subito o che potrebbero subire tentativi di avvicinamento da parte delle organizzazioni criminali, vittime o potenziali vittime di usura, estorsione e/o altre attività illecite, di condizionamenti, pressioni e intimidazioni, o che semplicemente, trovandosi in situazione di necessità e/o di difficoltà economica a fronte ed a seguito dell’emergenza, risultano maggiormente esposti a possibili azioni o tentativi di azioni criminali.
Tali segnalazioni saranno contestualmente condivise con le Forze dell’ordine, agevolando ove possibile una forma di collaborazione con le Istituzioni e le Associazioni senza fini di lucro che si occupano di assistenza alle vittime di usura e di estorsione sul territorio regionale;
– attivare procedure meno farraginose, applicando una digitalizzazione sempre più accurata dei diversi processi amministrativi, specialmente per sgravare gli Enti Pubblici con particolare sguardo alle realtà comunali, preservando il ruolo di sicurezza e di legalità;
– valutare l’opportunità di istituire un registro pubblico telematico, che raccolga e centralizzi i dati e le informazioni relative ai soggetti accreditati per la fornitura e/o produzione di dispositivi specifici Covid-19, prevedendo dei requisiti di qualità e di certificazione e di sicurezza, oltre al registro dei soggetti erogatori dei servizi connessi, quali ad esempio le imprese di pulizia, smaltimento rifiuti o servizi in genere che adottino e certifichino standard lavorativi che garantiscano l’utilizzo di prodotti di qualità certificati, nonché di misure necessarie per il contenimento del contagio, e di rispetto delle norme, anche attraverso lo strumento dell’autocertificazione;
– sensibilizzare gli Enti locali sul pericolo che i sussidi pubblici vadano a finanziare associazioni mafiose, in considerazione del fatto che il gioco d’azzardo e lo spaccio di droga proseguono in questo periodo di pandemia assumendo forme ancora più profondamente illecite e nascoste, invitandoli pertanto a sostituire le assegnazioni di contributi economici ai soggetti ludopatici o tossicodipendenti con buoni spesa o con altre tipologie di assegnazioni non pecuniarie a titolo corrispettivo anche per l’esecuzione di lavori socialmente utili.
Il Consesso ha approvato all’unanimità un ordine del giorno, presentato dai Consiglieri Micone, Romagnuolo, D’Egidio, Nola, Calenda, Primiani, Cotugno, Pallante, Niro, Di Baggio, Di Lucente, Cavaliere, Iorio, Fanelli e De Chirico, avente ad oggetto: “Carenza di personale assegnato ai Servizi del Consiglio regionale. Impegno al Presidente della Giunta regionale”.
Con l’odg varato, si prende atto che, attualmente, le unità lavorative in servizio presso le strutture amministrative consiliari risultano ulteriormente ridotte e che, nei prossimi mesi, è previsto il collocamento a riposo di ulteriore personale, si impegna pertanto il Presidente della Giunta regionale a porre in essere ogni necessaria iniziativa utile all’assegnazione di ulteriori unità di personale amministrativo al Consiglio regionale, in numero tale da evitare, per il futuro, il verificarsi disservizi e ritardi nello svolgimento dell’attività amministrativa e in particolare, in quella di supporto all’Assemblea, alle Commissioni consiliari ed al Co.Re.Com.
L’Assemblea, infine, in relazione al dibattito sviluppatosi in seguito alla informativa fatta ad inizio seduta dal Presidente della Regione Toma sull’emergenza Covid in Molise, ha approvato una mozione, presentata dai Consiglieri Iorio e Romagnuolo, avente ad oggetto “Emergenza epidemiologica in Molise – Provvedimenti”. Sono intervenuti nel dibattito per dichiarazione di voto, oltre ai presentatori Iorio e Romagnuolo, i Consiglieri Nola, manzo, Di Lucente, Calenda, Greco, Niro, Micone, Primiani, Pallante e il Presidente Toma. Con la mozione approvata (emendata a seguito del dibattito) il Consiglio evidenzia l’opportunità, rispetto ai fatti che stanno accadendo in Molise, si rende necessaria una correzione del piano Covid approvato dal Ministero competente.
Pertanto si impegna il Presidente della Regione a farsi promotore con il Commissario ad acta alla sanità e con il Governo nazionale di rimodulare la rete ospedaliera sanitaria nel seguente modo: Isernia e Termoli DEA di I livello, Agnone ospedale di area disagiata, Venafro ospedale di riabilitazione, Larino ospedale Covid, Campobasso DEA di II livello. Si impegna altresì lo stesso Presidente ad attivare una convenzione e una consulenza con l’ospedale Sapallanzani di Roma o il Cotugno di Napoli, o altro istituto di pari livello scientifico, per individuare la migliore soluzione per uscire da questa emergenza e riportare le attività sanitarie organizzative nell’alveo di una gestione più ordinata.