Tpl, presidio Faisa-Cisal davanti sede Consiglio regionale Sindacato, da Regione pessima gestione di importante attività
23 Aprile 2021(PressMoliLaz) Campobasso, 23 apr 21 Presidio davanti al Consiglio regionale del Molise organizzato dalla Faisa-Cisal che lamenta disfunzioni nel Trasporto pubblico locale (Tpl). “A oltre tre anni dall’insediamento della nuova amministrazione – spiega l’organizzazione sindacale – dobbiamo registrare, ancora una volta, la pessima gestione di un’attività importante e trainante come quella del Tpl”.
Le principali ragioni della protesta: “Bando di gara: nulla, solo un inutile spreco di risorse per uno studio che non ha dato alcuna soluzione, ma ha, addirittura, fatto fare un passo indietro in tema di lotti in gara. Il precedente bando, che aveva ricevuto importanti adesioni, è stato inopinatamente abbandonato. Bigliettazione telematica, controllo flussi passeggeri e flotta autobus: nulla – osserva il sindacato – il settore è fra i più arretrati d’Italia”.
Dito puntato anche sul parco autobus, ritenuto obsoleto, “nonostante la Regione compensi, dal 2011, le quattro maggiori aziende con l’ammortamento di autobus nuovi e nonostante il Governo abbia previsto il rinnovo del parco autobus, dal 2015, con notevoli risorse”. Altra questione, le fermate di servizio: quelle in regola con il Codice della strada “sono praticamente assenti, con rischio per l’utenza e per l’autista”.
Tra le rimostranze, quella che riguarda il Fondo integrazione salariale. “La riduzione dei trasporti, durante la pandemia, ha comportato l’adozione dello strumento dell’integrazione salariale anche per il settore, però c’è stato un abuso delle ore richieste, con aggravamento dei sacrifici economici da parte degli autisti. Eppure – evidenzia Faisa-Cisal – le società hanno ricevuto un compenso del 70% dei km soppressi, riceveranno un contributo per i biglietti non fatti, si sono sgravate del costo del personale, non hanno sopportato i costi per i km soppressi”.
Infine, assenza dei controlli. “Gli autisti sono costantemente sottoposti a provvedimenti disciplinari, anche quando rispettano le norme del CdS, costretti a percorrere percorsi vietati, esposti ai contagi da Covid-19. Viceversa, non abbiamo notizia di qualche sanzione alle aziende, la Regione funziona esattamente come un bancomat, rimborsi a pie’ di lista”.