“Zingaretti/Gualtieri, anche sui rifiuti si razzola male!” La denuncia del PCI
13 Maggio 2022(PressMoliLaz) Roma, 13 mag 22 “La scelta scellerata del sindaco Gualtieri di puntare sulla costruzione di un inceneritore da 600.000 tonnellate annue, per risolvere l’annoso problema dei rifiuti di Roma, è l’ennesimo, eclatante passo nella direzione opposta alla riconversione ecologica della quale tanto si parla e poco si fa.
Aldilà delle centinaia di pagine del PRGR (Piano Regionale Gestione Rifiuti), all’atto pratico un “libro dei sogni” sull’economia circolare, le soluzioni perseguite dalla giunta Zingaretti e dal sindaco di Roma Gualtieri, nominato commissario straordinario da un governo connivente, puntano solo su inceneritori, biodigestori anaerobici e discariche.
Non si si prendono risoluzioni per la riduzione dei rifiuti alla fonte; la raccolta differenziata spinta rimane un obiettivo “a parole” ma, soprattutto, si demandano le soluzioni impiantistiche e strutturali alla iniziativa del privato che evidentemente si muove in base alle logiche del profitto e non del bene pubblico.
In questa direzione è in discussione una legge regionale sugli EGATO (Ente Gestione Ambito territoriale Ottimale) che se approvata costituirebbe il colpo di grazia a tutte le pratiche virtuose (riduzione, raccolta differenziata, riuso, compostaggio…) faticosamente attuate in molte realtà della nostra regione.
Rifondazione Comunista ribadisce la necessità di un’inversione di rotta basata su tre principi fondanti: attuazione reale della filosofia sbandierata nel PRGR e cioè di una vera economia circolare della gestione dei rifiuti; rilancio di un ruolo fondamentale della regione Lazio nella pianificazione e realizzazione degli impianti necessari al riciclo dei rifiuti; abbandono definitivo di ogni tipologia di impianti come inceneritori (chiamati strumentalmente “termovalorizzatori”) e biodigestori anaerobici.
E’ urgente contrastare la politica generale dell’asse governo-regione Lazio-sindaco di Roma mirata a trasformare sempre di più la gestione del ciclo dei rifiuti in un lucroso affare per i privati a danno della salute, dell’ambiente e delle tasche dei cittadini, sui quali ancora una volta ricadrebbero i costi di scelte tese a trasformare in merce ciò che invece potrebbe restituire materie prime alla comunità, con la raccolta porta a porta e il riciclaggio.
Rifondazione Comunista invita perciò tutti i comitati, le associazioni ed i cittadini che nei vari contesti locali si oppongono a questa nefasta politica a fare fronte comune, per una reale inversione ecologica della gestione dei rifiuti”. Così in una nota dichiarano Loredana Fraleone e Germano Di Francesco, rispettivamente Segretaria e Responsabile Ambiente del Lazio del Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea.