Piano Rifiuti Regionale, primo incontro tra l’assessore Valeriani e l’UPI Lazio Il Presidente Pompeo: “Ogni territorio deve essere autosufficiente. Roma non può far ricadere le sue mancanze sulle province”
11 Agosto 2018(PressMoliLaz) Frosinone, 11 ago. Il direttivo dell’UPI Lazio ha incontrato nei giorni scorsi l’assessore regionale Massimiliano Valeriani. Tra i presenti anche il Presidente della Provincia di Frosinone Antonio Pompeo, vicepresidente Upi Lazio. La discussione si è incentrata sul tema della gestione dei rifiuti, in vista dell’avvio del confronto sul nuovo piano regionale e sulle problematiche connesse all’impiantistica. L’incontro ha affrontato anche il tema del ruolo delle Province come enti di coordinamento del territorio rispetto a questo importante argomento, oltre a quello della tariffa puntuale. Ma soprattutto ci si è soffermati sulla situazione di Roma. La Regione Lazio e le Province hanno convenuto sul fatto che la Capitale debba individuare al più presto le aree per lo smaltimento dei propri rifiuti senza far ricadere il peso sugli altri territori, sia dal punto di vista dei costi che delle criticità ambientali. L’incontro è stato aggiornato a breve, per approfondire e definire ulteriori aspetti. “Si è trattato di un primo incontro utile a stabilire alcuni paletti importanti – ha spiegato il Presidente Antonio Pompeo – in primo luogo è fondamentale che ogni territorio rispetti il principio dell’autosufficienza. In particolare Roma capitale deve dotarsi di propri impianti e non far ricadere il peso delle sue mancanze sulle altre province, come è accaduto fino ad ora. In secondo luogo, occorre predisporre un piano dei rifiuti che ascolti le necessità e le esigenze dei territori. Infine, bisogna spingere in maniera importante per aumentare i livelli di raccolta differenziata, così da rendere non più necessarie ulteriori discariche o ampliamenti e investire nella riconversione degli impianti di trattamento. Aspetti questi che riguardano anche la nostra provincia. Bisogna avere una prospettiva che vada più a lungo termine e superi le criticità presenti al momento, sia per una gestione efficace ed economicamente sostenibile, sia per tutelare quelle aree che fino ad ora hanno pagato più di altre”.